ricercatori FOTO CREDITS @CEINGE
News - 12/05/2020

COVID-19, finanziato il progetto della task force di scienziati CEINGE per combattere l'emergenza sanitaria

I primi risultati sono già arrivati. Come lo studio sulle complicanze gravi della clorochina nei soggetti affetti da favismo e la ricerca sulla predisposizione genetica al virus.

E adesso la task force di scienziati del CEINGE, nata per combattere l’emergenza sanitaria, può contare anche sul sostegno economico da parte della Regione Campania. Il progetto multidisciplinare, articolato in tre marco-aree (diagnostica, genetica e terapia) e che vede impegnati in prima linea venti studiosi, tra medici, biologi, biochimici e biotecnologi, è stato selezionato e finanziato. Oltre 70 le realtà campane, tra università e centri di ricerca, che avevano presentato la propria manifestazione di interesse alla “chiamata” della Regione. Di queste una decina, tra cui il CEINGE, è stata ammessa al finanziamento.

«Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto finora – sottolinea l’Amministratore delegato del CEINGE, Mariano Giustino –. Dopo il warning contro l’uso della Clorochina nei pazienti Covid-19 senza un rigoroso controllo medico e sui possibili effetti collaterali negli affetti da favismo, è stato pubblicato lo studio su una possibile predisposizione genetica al contagio e alle forme più gravi della malattia, che si basa sull’analisi di un enorme database di dati genomici: i ricercatori hanno esaminato le varianti genetiche di 141.456 soggetti sani appartenenti a 17 diverse popolazioni tra le quali Africani, Europei, Asiatici e Latini».

«Sul fronte della diagnostica – aggiunge Massimo Zollo, responsabile scientifico della task force CEINGE-COVID19 – stiamo testando, perché ottengano poi la validazione CE-IVD, i kit della Corea del Sud che ci consentirebbero di eseguire indagini su tamponi in un quarto del tempo oggi necessario, con una metodologia rapida che include sintesi del cDNA del virus e valutazione dell’espressione genica con tecniche di rilevazione Real Time ».

«Crediamo che proprio nella Fase 2 e, soprattutto, in relazione al Piano di Screening della Regione Campania, che prevede indagini complete su una vasta parte della popolazione, possa essere determinante riuscire a garantire tempi di risposta più rapidi ed al tempo stesso aumentare il numero di tamponi eseguibili. Nell’immediato futuro, infine, speriamo di comunicare altri importanti ed innovativi risultati in campo terapeutico», conclude il Presidente del CEINGE, Pietro Forestieri.

Alessandra Buono