leggiero premiata
News - 30/01/2018

BioInItaly Roadshow 2018, vincono BioFP e VirOCol

Residui di oli di frittura che diventano energia pulita e un virus che sconfigge definitivamente il colesterolo: BioFP e VirOCol vincono le selezioni del BioInItaly National Roadshow 2018 e passano così direttamente al BioInItaly Investment Forum & Intesa San Paolo Start-up Initiative, la manifestazione che fa incontrare le idee italiane più innovative con investitori provenienti da tutto il mondo.

Su 14 che hanno presentato il proprio progetto imprenditoriale innovativo, BioFP e VirOCol sono state scelte, rispettivamente per l’Healthcare biomedicale e per il Biotech, dalla commissione che si è riunita oggi a Napoli (al CEINGE-Biotecnologie avanzate) per l’unica tappa al Sud Italia della kermesse dedicata a ricercatori, imprese ed aspiranti imprenditori biotech.

I progetti sono stati ammessi direttamente al Boot-Camp, la due giorni di formazione, propedeutica agli incontri veri e propri con gli investitori, che si terranno in Italia, a Milano, il 4 e il 5 aprile 2018 e successivamente in varie capitali europee e americane durante tutto il biennio 2018 - 2019.

 

La BioFP, presentata da Marco Vastano, dottore di ricerca e co-fondatore della company, è stata creata da un gruppo di ricercatori afferente ai laboratori di Biotecnologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha sviluppato un bioprocesso sostenibile basato sulla valorizzazione dei resti di oli per frittura con alto contenuto di acidi grassi liberi (FFA). Con l’accattivante slogan di “il fritto che frutta”, i ricercatori convertono gli FFA in bioplastica con un duplice vantaggio: produzione di biomateriali ad alto valore aggiunto e generazione di “oli esausti” sfruttabili per la conversione in biodiesel.

 

La VirOCol, presentata da Eleonora Leggiero, dottore di ricerca in Medicina molecolare, ha l’obiettivo di sviluppare un farmaco innovativo per ridurre i livelli di colesterolo in tutti i pazienti con una storia familiare di livelli elevati di colesterolo, mediante una singola somministrazione. Si tratta di un virus che può sconfiggere in una volta sola il colesterolo “cattivo”. L’idea è nata grazie al lavoro dei tre ricercatrici (Eleonora Leggiero, Martina Esposito e Lorella Tripodi) che operano nel CEINGE-Biotecnologie avanzate, con il supporto del project manager Daniele Siniscalco. «Nonostante i progressi nello sviluppo di farmaci – spiega la Leggiero –, le malattie cardiache e l'ictus rimangono una delle principali cause di morte. Nei paesi in via di sviluppo, si prevede che oltre 20-25 milioni di persone moriranno a causa di malattie cardiovascolari entro il 2020».

 

Il Roadshow napoletano, organizzato dal CEINGE di Napoli, in collaborazione con l’incubatore certificato Campania NewSteel, è stato aperto dall’assessore alle Startup, Innovazione, Internazionalizzazione della Regione Campania, Valeria Fascione, che ha annunciato un nuovo bando di Campania In.hub: «Sta per uscire un nuovo bando di 2 milioni di euro per aggregati di università, incubatori d’impresa, centri servizi, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e stakeholder. Il massimale per ogni progetto sarà di 250mila euro. Rispetto al primo bando di Campania In.hub, non solo abbiamo raddoppiato le risorse, ma abbiamo deciso di non favorire i percorsi singoli, ma di portare i singoli a lavorare insieme. Nella nostra regione esiste un ecosistema ricco e dinamico. In questo contesto per noi il CEINGE rappresenta un’eccellenza».

 

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Amministratore delegato del CEINGE, Mariano Giustino: «Il settore delle Biotecnologie è in continua crescita e può rappresentare per il futuro uno spazio di sviluppo di grande rilievo, dove competenza, intuizione e innovazione dei nostri ricercatori possono offrirci opportunità da protagonisti nel miglioramento della qualità della vita di tante persone ed anche nella crescita economica. In questo contesto il CEINGE, di concerto con le istituzioni e gli altri attori del settore, come Campania New Steel, intende svolgere un ruolo sempre più attivo per lo sviluppo e la crescita di nuove aziende che operano nel campo delle biotecnologie. Stiamo organizzando le strutture di supporto per l’assistenza brevettuale e per i grant».

 

Mario Bonaccorso, Responsabile Bioeconomia di Assobiotec, ha sottolineato che a Napoli c’è un grande fermento di idee innovative: «Il fatto stesso che la Regione Campania abbia istituito un assessorato all’innovazione – ha fatto notare – è un grande segnale. L’Italia può competere in Europa. Dalle prime edizioni ad oggi, con BioInItaly le startup hanno raccolto oltre 43 milioni di euro. Ciò dimostra che il biotech è sì un settore difficile, ma attraente perché innovativo. Un’esperienza simbolo è quella di Okairos (che ha i suoi laboratori proprio nel CEINGE, ndr) nata come startup, cresciuta e venduta alla Glaxo per 250milioni di euro».

 

Edoardo Cosenza, Presidente di Campania New Steel, ha evidenziato il ruolo di Campania New Steel: «Come incubatore certificato vogliamo continuare a dare tutto il nostro supporto per promuovere la nascita e lo sviluppo di startup. Vogliamo continuare ad “accogliere” per creare un “modello Campania”».

 

Alessandra Buono
Rassegna Stampa