Alessandro Usiello
Coinvolgimento dell’aminoacido D-aspartato nelle malattie neurodegenerative e del comportamento

Alessandro Usiello

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usiello@ceinge.unina.it
Biosketch

Full Professor of Clinical Biochemistry and Clinical Molecular Biology. The University of Campania, L. Vanvitelli, Caserta, Italy.

Membro del Consiglio della Società Italiana di Neuroscienze

Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Caserta, e Principal Investigator del Laboratorio di Neuroscienze del Comportamento presso il Ceinge Biotecnologie Avanzate, Napoli.  Durante la sua formazione presso il Laboratorio di Psicobiologia e Neurofarmacologia dell’Università di Roma La Sapienza e presso l’Istituto Superiore di Sanità, ha acquisito le nozioni fondamentali  sul comportamento animale. Nel corso del suo Dottorato in Biologia Molecolare presso l’Istituto di Genetica e Biologia Molecolare e Cellulare (IGBMC) a Strasburgo, ha lavorato sulla caratterizzazione funzionale, in vivo e in vitro, delle due isoforme del recettore D2 della Dopamina (D2R). Questa ricerca ha portato alla pubblicazione di articoli scientifici come primo autore, su tre riviste: Nature, Journal of Neuroscience e PNAS. Per un anno ha svolto attività di ricercatore presso l’Istituto di Biologia Cellulare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Nello stesso periodo ha intrapreso una collaborazione con il Prof. Antonio Simeone al King’s College di Londra. Successivamente, ha lavorato nel Laboratorio di Farmacologia Molecolare diretto dal Prof. Gilberto Fisone presso il Karolinska Institutet, Stoccolma, Svezia.

Grazie a uno "Junior Principal Investigator Grant" finanziato dal Ministero Italiano dell’ Università e della Ricerca, nel 2005 è ritornato dalla Svezia in Italia, dove ha fondato il suo gruppo di ricerca presso il Ceinge. Sin dai primi tempi la sua attività di ricerca si è basata su diversi aspetti delle neuroscienze. Come Principal Investigator al Ceinge, ha stabilito una fitta rete di collaborazioni internazionali, incluso quella con il neuroscienziato Prof. Solomon Snyder, della John Hopkins Medical School di Baltimora.   Recentemente ha intrapreso collaborazioni con il Prof. Subramaniam del Dipartimento di Neuroscienze dell’Istituto di ricerca Scripps, Jupiter, Florida, e con la Prof.ssa Noriko Fuji, dell’Università di Kyoto, Osaka, Giappone. Complessivamente, la sua linea di ricerca ha portato alla pubblicazione di circa 100 articoli su riviste di alto livello scientifico incluse Nature Neuroscience, The Journal of Neuroscience, PNAS, American Journal of Psychiatry, EMBO Reports, Brain.  Parallelamente all’attività di ricercatore, ha coperto la posizione di Professore Associato presso l’Università del Molise nel 2006, e poi nel 2009, presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. E’ inoltre divenuto Professore del programma di Dottorato presso la Scuola Europea di Medicina Molecolare, Milano, la Seconda Università di Roma, Tor Vergata e l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. 

 

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Ricerca

Il D-aminoacido libero, D-aspartato, è presente ad elevati livelli nelle fasi di sviluppo del cervello e funge da agonista dei recettori NMDA. Pertanto, un’alterazione del suo metabolismo può influire sui disturbi del neurosviluppo. A tal riguardo, ridotti livelli di D-aspartato sono stati riscontrati nel cervello di pazienti con schizofrenia. L’ipotesi perseguita è che il D-aspartato costituisca una molecola di segnalazione della neurotrasmissione glutammatergica molto importante sia per uno sviluppo fisiologico del cervello che per una sua corretta funzionalità. Allo scopo di chiarire il significato biologico del D-aspartato durante lo sviluppo cerebrale, il gruppo di ricerca diretto dal Prof. Usiello sta svolgendo una caratterizzazione comportamentale di un nuovo modello murino in cui l’espressione dell’enzima che catabolizza il D-aspartato, D-aspartato ossidasi, è anticipata agli stadi embrionali. In particolare, si sta indagando se l’assenza del D-aspartato causi anomalie del filtro sensorimotorio, attenzionali, cognitive, sociali, tipiche dei disturbi psichiatrici. E’ inoltre in corso uno studio volto a caratterizzare l’impatto della deplezione di D-aspartato da un punto di vista neurochimico, molecolare e morfologico sia nelle fasi di sviluppo del cervello che nell’età adulta. Infine, il laboratorio del Prof Usiello sta valutando se l’alterazione del metabolismo del D-aspartato influisca sull’espressione di geni che codificano per proteine coinvolte nella sinapsi glutammatergica.

Il gruppo del Prof. Usiello lavora da circa 15 anni sul potenziale ruolo della piccola proteina legante GTP, Rhes, nella fisiopatologia del corpo striato, dove è altamente espressa. Lo striato rappresenta il più grande nucleo dei gangli della base, coinvolto nella modulazione delle funzioni motorie e nei diversi aspetti della cognitività, motivazione, rafforzamento e percezione della ricompensa, le cui alterazioni sono associate ad una varietà di disturbi psicomotori, che vanno da patologie neurologiche, come la malattia di Parkinson (MP), a disturbi psichiatrici, tra cui schizofrenia e tossicodipendenza. Pertanto, il Prof. Usiello ha utilizzato un modello murino geneticamente modificato (KO), caratterizzato dalla delezione costitutiva del gene Rhes. I risultati finora ottenuti dal suo gruppo hanno documentato, per la prima volta, che, oltre ai roditori, Rhes è espresso praticamente in tutti i neuroni dopaminocettivi, ossia i neuroni spinosi medi di proiezione, nello striato della scimmia oltre che dell’uomo, dove influenza la trasmissione mediata dalla dopamina e dall'adenosina. A tal riguardo, il Prof. Usiello ha trovato che i topi Rhes KO hanno mostrato alterazioni nei fenotipi che ricordano la malattia psichiatrica nell'uomo, compresi i deficit sensorimotori e, cosa più interessante, una drammatica esacerbazione delle risposte comportamentali innescate da caffeina, fenciclidina, amfetamina e cocaina. Inoltre, basandosi sull'idea che Rhes lega attiva mTORC1, uno dei principali modulatori positivi delle discinesie indotte dalla L-DOPA nei modelli di MP roditori, il gruppo del Prof. Usiello ha scoperto che la mancanza di Rhes attenua tali disturbi motori nei topi Rhes KO, lesionati con 6-OHDA. In linea con un potenziale ruolo di Rhes nella modulazione dell'innervazione della dopamina, le ricerche svolte dal gruppo del Prof. Usiello hanno evidenziato una significativa riduzione nei livelli di mRNA di Rhes nello striato del modello di scimmia di MP, trattato con la neurotossina MPTP. Complessivamente, questi dati sottolineano che Rhes sta emergendo come un attore importante nell'orchestrare i processi fisiologici striatali, di potenziale interesse sia per i disturbi psichiatrici sia per quelli neurologici.

Linee di Ricerca
  1. Ruolo dell’aminoacido D-aspartato nella neurotrasmissione glutammatergica alla base dei processi di sviluppo embrionale dipendenti dai recettori NMDA e rilevanti nella schizofrenia.
  2. Ruolo fisiologico dell’enzima responsabile della degradazione del D-aspartato, D-aspartato ossidasi, nel cervello dei mammiferi durante l’invecchiamento.
  3. Ruolo della piccola GTP-binding protein Rhes nella modulazione delle risposte comportamentali e molecolari in seguito al trattamento in acuto ed in cronico con cocaina.
Gruppo di Ricerca

              Nuzzo Tommaso, Post Doc

             Di Maio Anna, PhD student

             De Rosa Arianna, PhD student

             Garofalo Martina, graduate student

             D’Alessio Pasquale, graduate student

Le pubblicazioni più rilevanti

RasGRP1 is a Causal Factor in the Development of Levodopa-induced dyskinesia in Parkinson Disease. Eshragi M, Nimrod Ramirez Jarquin U, Shahani N, Nuzzo T, De Rosa A, Swarnkar S, Galli N, Rivera O, Tsaprailis G, Scharager-Tapia C, Crynen G, Li Q, Thiolat ML, Bezard E, Usiello A, Subramaniam S. Science Advances, 2020 IN PRESS

Decreased free d-aspartate levels are linked to enhanced d-aspartate oxidase activity in the dorsolateral prefrontal cortex of schizophrenia patients. Nuzzo T, Sacchi S, Errico F, Keller S, Palumbo O, Florio E, Punzo D, Napolitano F, Copetti M, Carella M, Chiariotti L, Bertolino A, Pollegioni L, Usiello A. NPJ Schizophrenia, 2017

Olanzapine, but not clozapine, increases glutamate release in the prefrontal cortex of freely moving mice by inhibiting D-aspartate oxidase activity. Sacchi S, Novellis V, Paolone G, Nuzzo T, Iannotta M, Belardo C, Squillace M, Bolognesi P, Rosini E, Motta Z, Frassineti M, Bertolino A, Pollegioni L, Morari M, Maione S, Errico F, Usiello A Scientific Report, 2017

Age-Related Changes in D-Aspartate Oxidase Promoter Methylation Control Extracellular D-Aspartate Levels and Prevent Precocious Cell Death during Brain Aging. Punzo D, Errico F, Cristino L, Sacchi S, Keller S, Belardo C, Luongo L, Nuzzo T, Imperatore R, Florio E, De Novellis V, Affinito O, Migliarini S, Maddaloni G, Sisalli M. J, Pasqualetti M, Pollegioni L, Maione S, Chiariotti L, Usiello A. The Journal of Neuroscience, 2016; 36(10):3064-78.

Rhes, a striatal-enriched small G protein, mediates mTOR signaling and L-DOPA-induced dyskinesia. Subramaniam S, Napolitano F, Mealer RG, Kim S, Errico F, Barrow R, Shahani N, Tyagi R, Snyder SH, Usiello A. Nature Neuroscience, 2011; 15(2):191-3.