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Dispositivo miniaturizzato in microfluidica per l’analisi di sequenze virali in bed side testing

05/18/2021

«Il nostro obiettivo è stato quello di sviluppare un’apparecchiatura in miniatura per la diagnosi del virus. Alla base c’è stata la considerazione che, avendo poco tempo a disposizione in un momento di grande emergenza, dovevamo utilizzare come tecnologia di riferimento la PCR (che è il gold standard attuale per la rilevazione del virus) e dovevamo coniugare questa tecnologia con la praticità e la versatilità dei test rapidi che si possono fare su larga scala.

Lavorano con me a questo progetto la professoressa Giovanna Tomaiuolo, l’ingegnere Antonella Panarelli e l’ingegnere Andrea Iginio Cirillo (nella foto con Stefano Guido). Insieme abbiamo sviluppato il sistema microfluidico di termociclatura: facciamo muovere il campione all’interno di una serpentina, invece che tenerlo in un’apparecchiatura, dove viene praticato diciamo la variazione di temperatura. Il prossimo step che vogliamo raggiungere è quello di sviluppare anche un sistema di detection in fluorescenze, in modo di avere un’apparecchiatura completamente automatica per la rilevazione del virus».

Stefano Guido

Responsabile di progetto

Ordinario di Principi di Ingegneria Chimica UNINA e Principal Investigator CEINGE

cd