carcinoma tiroideo avanzato

Novità in Campania nell’approccio multidisciplinare al paziente con carcinoma tiroideo avanzato

Il 1° marzo, a partire dalle 13.30, presso l’Auditorium CEINGE, si terrà il congresso “Novità in Campania nell’approccio multidisciplinare al paziente con carcinoma tiroideo avanzato”.

La recente disponibilità dei nuovi inibitori delle tirosin-chinasi (TKI) contro il cancro differenziato metastatico della tiroide ha permesso di trattare una patologia che solo pochi anni fa era orfana di una cura efficace. Attualmente, in Italia sono disponibili due TKI con indicazione per il cancro differenziato della tiroide: Sorafenib e Lenvatinib. La complessità di malattia e le implicazioni che derivano dall’uso dei TKI impone che il paziente in trattamento venga gestito e periodicamente valutato all’interno di un tumor board multidisciplinare.

L’indicazione al trattamento, infatti, richiede la presenza di numerose figure di riferimento di cui l’endocrinologo rappresenta il centro: il chirurgo, per valutare l’eventuale operabilità di malattia e intervenire ove indicato; il medico-nucleare, che giudica l’opportunità di trattamento con 131-I in base alla grado di radioiodio-responsività; l’anatomopatologo, per la caratterizzazione istologica e la tipizzazione genomica della neoplasia, fondamentale nell’ambito dei tumori oncogene-addicted; il radiologo, nella definizione della diffusione di malattia e della sua progressione; l’oncologo, che supporta la scelta della terapia sistemica; il radioterapista e l’ortopedico, per la gestione del trattamento locoregionale di lesioni metastatiche selezionate.

Il successivo follow-up, quindi, presenta due problematiche principali: la gestione degli effetti avversi e la valutazione della risposta alla terapia. Dai dati di letteratura, è noto che l’aderenza alla terapia e la prosecuzione di trattamento sono direttamente correlate con la capacità di gestione delle complicanze da terapia e con il mantenimento di una qualità di vita accettabile. Ciò può essere garantito solo dal costante confronto di tutte le competenze coinvolte nella gestione del paziente. Allo stesso modo, la risposta alla terapia con TKI richiede una valutazione globale del paziente che non può prescindere dal giudizio sul piano clinico, chirurgico, radiologico e istologico.

Appare quindi fondamentale che la discussione di ciascun paziente affetto da cancro avanzato e/o metastatico della tiroide avvenga all’interno di un tumor board multidisciplinare, necessario a garantire la corretta indicazione al trattamento e soprattutto a consentire l’aderenza e la prosecuzione di terapia. Il confronto dei singoli esperti all’interno del board permette di gestire nel modo migliore le numerose complicanze che si susseguono in tutti i pazienti trattati con TKI, e consente di valutare la risposta terapeutica a tutto tondo, avvalendosi della competenza delle diverse expertise per analizzare e risolvere le problematiche intercorrenti.

 

Organizzatore e Responsabile Scientifico

Prof. Domenico Salvatore

Università degli Studi di Napoli Federico II

FACULTY

Marianna Cacciapuoti, Napoli
Cosimo Durante, Roma
Michele Klain, Napoli
Laura Locati, Milano
Cristina Luongo, Napoli
Stefania Masone, Napoli
Elide Matano, Napoli
Tommaso Porcelli, Napoli
Domenico Salvatore, Napoli
Francesca Sessa, Napoli
Giancarlo Troncone, Napoli

 

https://www.jeangilder.it/tumoritiroide/

LUOGO DELL'EVENTO
Via Gaetano Salvatore, 486 - 80145 - Napoli - NA